La magia del Tango ad ogni passo…


Ho sempre sostenuto che il Tango sia una metafora della vita per i ballerini e i non ballerini.

Credo fermamente che possa ricordarci i veri valori di una persona. Non è, forse, da gentiluomini accompagnare la dama al suo posto? Non è, forse, da donne saper attendere pazientemente, cercare l’uomo in uno sguardo, “la mirada” e da quell’incontro scegliersi reciprocamente per la durata di un tango? Non è, forse, il compito dell’uomo proteggere la donna, prendersi cura di lei, farla sentire sicura in quell’abbraccio? 

E il passo indietro? Quante persone nella vita sono disposte a fare un passo indietro? Il Tango ci chiede anche questo. La vita è fatta di passi avanti e di passi indietro, entrambi in un perfetto equilibrio, sul proprio asse, nel proprio centro. E senza questo equilibrio costante che si rinnova ad ogni passo, corriamo il rischio di cadere o di portare il peso delle nostre esistenze sull’altra persona che non potrà riuscire a sostenerci a lungo, causando la perdita dell’armonia del ballo e della relazione. Quante persone, invece, si fermano sul posto o fanno spesso passi indietro, intralciando e causando disagio agli altri ballerini in pista, non trovando più gli stimoli e l’energia giusta nella vita per proseguire in avanti con determinazione e costanza.

Il tango è pura improvvisazione, non ci sono schemi prefissati o figure prestabilite a cui attaccarci nella speranza di sentirci un po’ più sicuri. È un po’ come la vita, il tango si fa insieme, si costruisce con l’altro, passo dopo passo, momento dopo momento, ascolto dopo ascolto. 

Ci si viene incontro, è una relazione tra due energie che si uniscono per creare un attimo unico e irripetibile. 

La vita stessa è una danza, viviamo sempre in movimento costante e, anche quando siamo fermi, tutto intorno a noi muta e cambia proprio come succede in una Milonga.

Il cerchio dei ballerini, ovvero “la ronda”, ricorda lo scorrere inesorabile del tempo che, però, nel Tango sembra andare sempre indietro e non in avanti come le lancette di un orologio. Sarà, forse, questa la magia del Tango? Andare oltre il tempo cronologico (Cronos), per poter entrare nel tempo dell’Anima (Kairos) che vive nell’eterno, nell’infinito ed ha il sapore delle cose che durano per sempre. Un’emozione, il tocco di una mano, la musica, un caldo abbraccio, un sussulto del cuore.

Il Tango ti sceglie solo se sei disposto a sentirti per sentirlo davvero e a metterti finalmente in gioco, in pista come nella vita. 💖

Ilaria Napoleone

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